sabato 17 novembre 2012

I (S): Il cane di Russell


Il cane di Russell (Soluzione)

Prima di tornare a parlare del mio cagnolino (guardatelo in foto quanto è carino e che faccia innocente!) voglio premettere una cosa: visto che- a differenza di quanto si mormora nella bottega del barbiere mio dirimpettaio- nel mio salone i prezzi di listino sono ben esposti in vetrina e tutto quanto è di una chiarezza disarmante, i post del parrucchiere di Russell avranno questa struttura: un progressivo romano (eh si, siamo rimasti fedeli alla tradizione) con il titolo denoterà il post contenente l'enunciato del problema, il progressivo romano seguito da una lettera S, sempre con il titolo, denoterà invece la Soluzione del quesito (qualora ce ne fosse) del post precedente (recante lo stesso titolo), di modo che- chiunque abbia tempo e voglia di pensarci- non giunga suo malgrado a leggere la soluzione nello stesso post. Se cerca la soluzione, lo fa con meschinità e premeditazione.



Eccoci qui, di nuovo a parlare del mio cagnolino e dell'inseguimento attorno alla casa dietro all'ormai ex gatto della vicina. La risposta a tale quesito è stata fornita da un distinto signore austriaco che frequentava il mio salone ancora prima che questo aprisse. Questo non-più-giovanotto è originario di Vienna, sulla quarantina e nessuno conosce la sua vera professione (sospetto a volte che sia un agente segreto). Proprio ieri era tornato da un suo viaggio in Giappone e, in uno dei suoi tanti ritagli di tempo libero, è passato da me a farsi tingere i capelli di rosso. E di che tinta! 
Mentre aspettava, nel suo italiano alla buona ha esposto chiaramente come ha potuto il cane fare due giri consecutivi nella stessa direzione attorno alla casa (il cui perimetro è esattamente uguale alla lunghezza del guinzaglio). Supponiamo che il cane, inizialmente parta dal punto dove è fissato il guinzaglio e faccia un giro (per esempio in senso orario) intorno alla casa. Quando completa il giro non riesce più ad andare avanti in quanto ha finito (traduzione libera dall'italo-tedesco) il guinzaglio! A questo punto non ha altre alternative se non quella di tornare indietro. Fa dunque il giro al contrario (in senso antiorario) e quando arriva al punto di partenza avrà ancora a disposizione tutta la lunghezza del guinzaglio per fare anche il secondo giro continuando nella stessa direzione (sempre antiorario).
Certo che a ripensarci era davvero una cosa semplice. Come ho fatto a non pensarci prima! 
Vi invito a proporre questo semplice rompicapo ad amici, parenti e colleghi. Non saranno pochi quelli che vi risponderanno con soluzioni fantasiose (guinzagli che si rompono, guinzagli elastici, cani che entrano in casa... solo per citarne alcune) piuttosto che limitarsi all'unica strada percorribile dal cane e dal solutore. Succede anche questo nel nostro salone delle futilità.

PS Nel salutarvi, il parrucchiere di Russell ci tiene a precisare che per narrare le vicende di questo episodio non è stato legato né maltrattato alcun cane.

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